La Cavalcata Sarda e Maggio in Arte
La Cavalcata, arrivata nel 2010 alla sua centoundicesima edizione, nella sua versione attuale ricorda la sfilata organizzata il 20 aprile 1899 in onore di Umberto I di Savoia e sua moglie Margherita, arrivati nel capoluogo del Capo di Sopra per l'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II.
Nella sua "Storia di Sassari", però, Enrico Costa ricorda che già nel 1711, negli ultimi anni di dominazione spagnola, il Consiglio Comunale deliberò una "cavalcata" in onore del re Filippo V, cui partecipò tutta la nobiltà sassarese, orgogliosa di mettere in mostra i propri costumi e tradizioni. Solo dagli anni '50, in realtà, la manifestazione ha assunto un carattere turistico, arrivando a diventare uno degli appuntamenti più importanti del folklore in Sardegna, insieme a Sant'Efisio a Cagliari e al Redentore a Nuoro.
La manifestazione si apre con la sfilata mattutina, cui partecipano gruppi provenienti da tutta la Sardegna, con migliaia di figuranti in abito tradizionale che procedono a piedi, sulle traccas (i caratteristici carri addobbati con fiori e oggetti della quotidianità) o a cavallo in un itinerario che attraversa tutta la città, dalla periferia fino a Piazza d'Italia. Il pomeriggio i visitatori possono assistere alle acrobazie dei cavalieri che si lanciano in una corsa sfrenata in ardite pariglie, secondo una consuetudine radicata nei secoli. Infine la sera i gruppi che hanno partecipato alla processione si ritrovano in Piazza d'Italia per esibirsi sulle note di launeddas e fisarmoniche nei tipici balli sardi.
Una giornata di festa, in cui l'identità del popolo sardo si concretizza in una tavolozza infinita di colori, di sonorità senza tempo e acrobazie audaci. Un'atmosfera familiare e affascinante che sorprende ogni anno e rende immortali usi e costumi di questa terra magica.
Sempre a maggio a Sassari nel 2010 la dodicesima edizione del Festival Abbabula, Festival di Musica e Parole d'Autore, allestito da Le Ragazze Terribili.